Uno strumento. Solo. Oltre due secoli di musica e un omaggio allo strumento ad arco dalla voce umana.
Dalla polifonia di Bach, al tardoromanticismo di Max Reger che rivisita la forma della suite in chiave romantica, alla voce poco nota di Weinberg capace di parlare all’uomo di oggi con il dolore dell’uomo del Novecento.
Tre stili per un solo strumento che muove le corde più profonde dell’anima.
Johann Sebastian Bach (1685-1750) Suite in re minore BWV 1008
Max Reger (1873-1916) Suite in re minore op. 131 n.2
Miecyslaw Weinberg (1919-1996) Sonata per violoncello solo n.1