Progetto CelloSolo

April 8, 2015 / no comments

Uno strumento. Solo. Oltre due secoli di musica e un omaggio allo strumento ad arco dalla voce umana.

Dalla polifonia di Bach, al tardoromanticismo di Max Reger che rivisita la forma della suite in chiave romantica, alla voce poco nota di Weinberg capace di parlare all’uomo di oggi con il dolore dell’uomo del Novecento.

Tre stili per un solo strumento che muove le corde più profonde dell’anima.

Johann Sebastian Bach (1685-1750)      Suite in re minore BWV 1008

Max Reger (1873-1916)      Suite in re minore op. 131 n.2

Miecyslaw Weinberg (1919-1996)     Sonata per violoncello solo n.1

Progetto Cello& Piano

April 8, 2015 / no comments

Un programma che pone in risalto il fil rouge fra tre culture musicali fra loro diverse, quali quella tedesca, quella polacca e quella italiana. Tre percorsi umani lastricati di esperienze affascinanti e tragiche.

 

Castelnuovo-Tedesco (1895-1968)        Sonata op. 50 per violoncello e pianoforte

Miecyslaw Weinberg (1919-1996)          Sonata n. 2 per violoncello e pianoforte

Felix Mendelssohn (1809-1847)             Sonata op. 58 in re maggiore per violoncello e               pianoforte

 

Con Gloria D’Atri, pianoforte

 

‘Sonate’

Due compositori profondamente differenti ripensano la medesima forma musicale: la sonata per violoncello e pianoforte. Due linguaggi che sono assai più distanti dei soli diciotto anni che li separano.

 

Richard Strauss (1864-1946)                      Sonata in fa magg. op. 6 per violoncello e pianoforte

Sergej Rachmaninov (1873-1943)              Sonata op. 19 per violoncello e pianoforte

 

 

 

Biografia

April 8, 2015 / no comments

Violoncellista italiana di origine croata, Cecilia Radic è uno dei più apprezzati interpreti della sua generazione. Affermatasi definitivamente nel 1996 con la vittoria del concorso internazionale “Premio Stradivari-Roberto Caruana”, da allora si è esibita in tutto il mondo, alternando con successo ruoli differenti quali quelli di solista, camerista e primo violoncello, e affrontando un repertorio straordinariamente vasto, da Bach a Berio.

Diplomatasi col massimo dei voti al Conservatorio di Milano nel 1992, ha avuto tra i suoi insegnanti Rocco Filippini, David Geringas, Mihai Dancila, Mario Brunello e William Pleeth. Dopo aver conquistato numerosi premi in concorsi giovanili nazionali e internazionali, debutta giovanissima come solista nel 1992 con l’Orchestra della Rai di Milano, con il concerto di Dvorak. Sempre come solista ha suonato tra gli altri con l’Orchestra da Camera Italiana (con Salvatore Accardo), l’Orchestra Sinfonica Siciliana, i Filarmonici di Verona, l’Insieme Strumentale della Scala, Camerata Ducale, Balkan Symphony Orchestra, Orchestra del Teatro Olimpico di Vicenza  e I Solisti Filarmonici Italiani.

Ha suonato per le maggiori stagioni musicali italiane, tra cui il Teatro alla Scala di Milano, San Carlo di Napoli, Accademia Chigiana di Siena, Filarmonica Romana, Settembre Musica e Unione Musicale di Torino, GOG-Carlo Felice di Genova, Festival di Ravello, Settimane Internazionali di Stresa, Amici della Musica di Firenze, Padova, Palermo, Festival MiTo, Serate Musicali e Società dei Concerti di Milano.

La sua intensa attività internazionale la vede esibirsi, oltre che nelle più prestigiose sale europee (come la Royal Albert Hall, Gasteig, il Theatre des Champs Elysées), in Giappone (Suntory Hall, Tokyo Opera City, Triphony Hall), Sud America (Teatro Coliseum, Buenos Aires, Festival Internazionale di Cartagena, Colombia) e negli Stati Uniti (New York Avery Fisher Hall, Lincoln Center), dove è stata per numerosi anni ospite dell’International Chamber Music Festival di Sarasota.

Collabora regolarmente con musicisti quali Salvatore Accardo, Isabelle Faust, Bruno Giuranna, David Finckel, Laura De Fusco, Rainer Kussmaul, Marco Rizzi, Jennifer Frautschi, Gabriele Pieranunzi, Bruno Canino, Massimo Quarta, Wu Han, Roberto Cominati, Alessandro Carbonare e Franco Petracchi.

Nel 2004 ha fondato Estrio, con la violinista Laura Gorna e la pianista Laura Manzini.

Nell’autunno 2007 è stato pubblicato il loro primo CD per l’etichetta Foné, con trii di Schumann e Shostakovich. Estrio ha più volte suonato al Palazzo del Quirinale a Roma in diretta Radio 3, anche alla presenza del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano.

Ha inciso sia come solista che come camerista per etichette quali Decca, Chandos, Denon, CPO, Fonè, Amadeus. È del 2009 la sua incisione del Doppio Concerto di Vivaldi con Salvatore Accardo. Ha inoltre all’attivo svariate registrazioni radiofoniche (tra cui RAI, Radio della Svizzera Italiana) e televisive (Art’è).

Suona un violoncello Sébastien Auguste Bernardel del 1837.

È docente di violoncello presso l’Istituto Superiore di Studi Musicali “F.Vittadini” di Pavia.

www.estrio.it

www.orchestradacameraitaliana.it

www.universalmusic.it

Progetto Estrio 2017

April 8, 2015 / no comments

“..musiciste tecnicamente ineccepibili ed artiste in grado di turbare e di rasserenare che suonano col nome di Estrio: saldezza e fantasia, cultura e istinto nella bellezza del suono…” (Lorenzo Arruga)

 

 

 

F.Mendelssohn

Dopo il successo del cd per Decca, Estrio interpreta live i due capolavori di Mendelssohn.    Una lettura in grado di capovolgere l’etichetta assai riduttiva di ‘romanticismo felice’

Trio in re min op.49

Trio in do min. op 66

 

 

 

Donne in musica

 

Fanny, vittima della mentalità altoborghese non potrà seguire il suo talento, Clara            sostegno economico e morale, scrive all’ombra del marito e Germaine, anticonformista ante-litteram, capace di divorziare più volte e di vivere libera da costrizioni sociali. Tre donne e tre avventure nel percorso di emancipazione al femminile.

Clara Wieck Schumann     Trio

Germaine Tailleferre         Trio

Fanny Mendelssohn           Trio op. 11

 

 

Relazioni pericolose

 

Al di là del gossip postumo sulla presunta relazione fra Clara e Brahms, una storia di profonda stima, amicizia e amore. Tre caposaldi della letteratura per trio eseguiti nella stessa sera per mettere a confronto sensibilità e linguaggi diversi.

R.Schumann                          Trio in re min. op.63

Clara Schumann                    Trio op.17

J.Brahms                                Trio in do min. op.101

Academic

March 24, 2015 / no comments

Grazie ai numerosi grandi didatti con cui ho studiato, posso affermare di esser figlia della grande scuola europea. Dalla scuola di derivazione francese di Rocco Filippini, alla grande scuola russa di David Geringas, passando per numerosi incontri con William Pleeth a Londra e ancora più lunghe frequentazioni con Mario Brunello, senza dimenticare l’apporto fondamentale di Mihai Dancila e la scuola rumena.

Grazie a questo sfaccettato bagaglio formativo mi sono affacciata all’insegnamento del violoncello quasi vent’anni fa con slancio e grande fiducia. Penso che sia stata (ed è ancora insieme alla musica da camera) l’esperienza più formativa per me come violoncellista.

Affrontare quotidianamente le difficoltà degli allievi, lavorare per trovare soluzioni sempre diverse, ricercare repertorio, risolvere i più svariati problemi fisici e psicologici, sono stati molti degli aspetti che hanno reso l’insegnamento una palestra difficile e stimolante del mio percorso di crescita strumentale e umana.

Ogni allievo è un individuo su cui va cucito un vestito su misura che è la sua formazione, controproducente è  pensare di adottare le stesse strategie per persone diverse.

Ho sviluppato una grande sensibilità per tutti quegli aspetti fisici che possono causare blocchi nell’esecuzione. La mia personale esperienza di impostazione non curata nella mia adolescenza mi ha portata ad affrontare alcune rigidità fisiche. Una delle mie prerogative è la soluzione di tali ostacoli spesso causati da un banale difetto trascurato nel tempo.

Sono felice di poter affermare che ho avuto grandi risultati. In 10 anni a Pavia ho preparato più di 30 allievi ad esami brillantemente superati.

E quello che mi stupisce ancora oggi è che penso di aver imparato dai miei allievi tanto quanto loro hanno ricevuto da me. Mi hanno obbligata a non smettere mai di cercare e soprattutto ad essere paziente come devono esserlo loro.

Una grande lezione di vita.

www.istitutovittadini.it